|
|
|
Edward Cullen Vampiro
Alice cominciò a fare quello che sapeva fare meglio, parlare a ruota libera senza interruzioni. Ma in quel momento non mi dava fastidio, grazie al suo continuo parlottare la mia mente si concetrava più sulla sua che su quello che mi assillava da un paio di giorni e di questo le ero grato. Naturalmente non facevo molto caso a quello che diceva su moda e shopping ma quando nominò Carlisle non potei che esser d'accordo con lei. A volte il suo lavoro sembrava la sua unica ragione di vita, e a volte non lo comprendevo abbastanza. Ma di certo ero l'ultima persona che poteva giudicarlo, dunque come Esme non commentai le parole di Alice. Mi concentrai sulla guida, pochi minuti e saremmo arrivati a destinazione. In quel momento mi accorsi che non ero proprio una buona compagnia, non avevo detto una sola parola per tutto il viaggio e forse Alice non era poi riuscita del tutto a farmi distrare. Strinsi nervosamente il volante fra le mani e con due manovre azzardate voltai verso un sentiero e parcheggiai frenando di colpo. Neanche quello riuscì a distrarmi.
|
| |